Intervista RAI del nostro socio Alessandro Garuglieri

Le arti - tutte le arti - possono essere uno strumento potente per conoscere e far crescere il proprio Sé, perché consentono di sperimentare le proprie capacità e acquisire competenze interdisciplinari. E possiamo affermarlo perché lo abbiamo toccato con mano nei nostri anni di lavoro con gli alunni di diversi licei dell’Italia centro-settentrionale.

CONNETTERE PERSONE, RISORSE E FRAGILITÀ  NEI SERVIZI ALLA PERSONA

Le arti - tutte le arti - possono essere uno strumento potente per conoscere e far crescere il proprio Sé, perché consentono di sperimentare le proprie capacità e acquisire competenze interdisciplinari. E possiamo affermarlo perché lo abbiamo toccato con mano nei nostri anni di lavoro con gli alunni di diversi licei dell’Italia centro-settentrionale.

La cura: vicinanza e sicurezza

Le arti - tutte le arti - possono essere uno strumento potente per conoscere e far crescere il proprio Sé, perché consentono di sperimentare le proprie capacità e acquisire competenze interdisciplinari. E possiamo affermarlo perché lo abbiamo toccato con mano nei nostri anni di lavoro con gli alunni di diversi licei dell’Italia centro-settentrionale.

Connettersi con l’arte

Le arti - tutte le arti - possono essere uno strumento potente per conoscere e far crescere il proprio Sé, perché consentono di sperimentare le proprie capacità e acquisire competenze interdisciplinari. E possiamo affermarlo perché lo abbiamo toccato con mano nei nostri anni di lavoro con gli alunni di diversi licei dell’Italia centro-settentrionale.

“UNIRE I PUNTINI”: creare qualcosa di nuovo per dare forma al proprio destino

Le arti - tutte le arti - possono essere uno strumento potente per conoscere e far crescere il proprio Sé, perché consentono di sperimentare le proprie capacità e acquisire competenze interdisciplinari. E possiamo affermarlo perché lo abbiamo toccato con mano nei nostri anni di lavoro con gli alunni di diversi licei dell’Italia centro-settentrionale.

Il progetto “Casa Alzheimer”:  un approccio innovativo al supporto dei malati di Alzheimer e dei loro familiari e alla formazione dei caregiver

Casa Alzheimer è l’approccio innovativo che abbiamo elaborato e sperimentato in Toscana fin dal 2018 e che utilizziamo come modello di consulenza a domicilio e di formazione.
Nasce dalle radici del metodo Gentlecare della terapista occupazionale canadese Moira Jones e mette al centro lo strumento della “protesi mentale”, un dispositivo con il quale i caregiver possono aiutare i malati di Alzheimer ad aumentare il proprio benessere e a diminuire lo stress. A differenza di Gentlecare, però, che viene utilizzato nelle strutture diurne o residenziali, Casa Alzheimer si realizza negli ambienti domestici.

Una stanza, a scuola, per crescere insieme

Un progetto di Doceat per il mondo della scuola, a partire da un liceo fiorentino. Un progetto di creazione di uno spazio all'interno del quale creare, ricreare e alimentare l'alleanza tra tutti gli attori in campo nel contesto scolastico.

Reciprocità per ripartire

Settembre è da sempre un momento di “ripartenza”: dopo lo stacco estivo si riparte con nuovi programmi al lavoro, ripartono le scuole, e molte attività nella vita pubblica e privata. Ripartono anche i ritmi di “prima delle ferie”, a volte frenetici, e riprendono i modi consueti di stare insieme alle persone con cui lavoriamo, stiamo e viviamo. Non sempre è facile rientrare in sintonia con gli altri e con le situazioni in cui passiamo gran parte del nostro tempo.

Coltiviamo relazioni

La gentilezza è uno strumento silenzioso ma potente, che ha effetti benefici in ogni fase della vita e particolarmente all’inizio del percorso di sviluppo sociale ed emotivo. Questi due elementi, che a prima vista possono sembrare opposti, sono in realtà complementari. Sperimentiamo infatti per la prima volta un contatto che ci rivela un “Altro da sé” ancora prima di nascere, quando incontriamo le pareti uterine ed esploriamo questo confine naturale: un’esperienza che rimarrà nel nostro corpo come una memoria atavica ma sempre presente. Si tratta di un ricordo inconsapevole, ma che affiora nuovamente ogni volta che ci confrontiamo con un confine - magari cercando di superarlo, proprio come succede nell’adolescenza.

Riconoscersi umani con l’arte

Viviamo in un tempo, mai provato prima, di “sindemia”, cioè un tempo caratterizzato da patologie sanitarie, sociali, economiche, ambientali, psicologiche, che si manifestano tutte contemporaneamente, e da problemi legati ai nuovi modelli di vita e di relazioni umane.

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